LA SETA:
la seta è un tessuto di origine animale a carattere secretivo; essa è formata da due fibrille unite da una guaina, la sericina; la seta come fibra ha una buona resistenza, buona drappeggiabilità, una mano lussuosa e morbida ed è la fibra più sottile e lunga presente in natura (dai 400 ai 1500 mt); è la più lucente delle fibre e per ottenerla bisogna scegliere quella a forma circolare e procedere con la sgommatura. La seta, dopo essere stata cotta diventa molto morbida, quella grezza risulta invece ancora rigida.
(Il "craquant" è il nome con il quale si definisce il noto fruscio della seta)
La seta è molto igroscopica, essa assorbe il 30% senza risultare bagnata, ha una bassa resistenza alle abrasioni, ma una buona forza da asciutta; non è elastica ed al sole perde colore e tenacità; l'aria ne ossida le fibre, ha più tenacità rispetto alla lana; le sue pieghe spariscono facilmente, brucia lentamente e sfregata tra le dita si riduce in polvere; ha forti proprietà isolanti, è quindi ottima per la realizzazione di sciarpe e foulard, non provoca allergie, è fresca d'estate e calda d'inverno.
Nel X secolo ci fu la prima produzione di seta, in Sicilia, essa venne importata dagli arabi; famosa già ai tempi di Marco Polo veniva importata attraverso l'intero continente, fin al mediterraneo lungo, le vie della seta; dal 1200 divenne molto famosa a Lucca e nel 1500 anche nel resto d'Europa. A Firenze molto famosa la "Manifattura Lisio."
LAVORAZIONE DELLA SETA:
in primavera, la femmina depone le uova; queste sono messe ad incubare a 15/16 gradi e sottoposte successivamente a riscaldamento a 24 gradi. Nel giro di dieci giorni le uova si trasformano in larve e iniziamo a mangiare gelso, cambiano cinque mute in venti giorni..A questo punto si forma il bozzolo che crea delle secrezioni ghiandolari producendo filamenti di fibrina e sericina, il processo dura circa quattro giorni e forma un filo lungo che può arrivare ai 1500 mt. (i maschi sono soliti produrre fili più lunghi); i bozzoli variano di colore, a seconda della provenienza: in Giappone le fibre sono ottime, di colore bianco o verdino; in India c'è una gran produzione di seta, ma troviamo la meno pregiata; in Italia la produzione è buona, la città con maggior lavorazione è Como; in Francia la produzione è piccola, ma la qualità delle fibre è molto buona.
Le sete selvatiche o tussah sono invece ricavate da bozzoli di larve allo stato libero, famose sono le sete indiane e cinesi; sete particolari sono la "raponephila", in Madagascar, è molto resistente, ma non raggiunge il nostro mercato e la "bisso" , proveniente da molluschi "pinna nobilis", è una seta preziosissima ed utilizzata per confezionare mantelli per gente nobile.
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