- Agnellino: tessuto sintetico, a pelo lungo e morbido;
- Alcantara: tessuto simile al camoscio;
- Bajadera: tessuto a righe multicolori, orizzontali e verticali, creato dalle nomadi;
- Batavia: tessuto con armatura a saia, il dritto ed il rovescio sono uguali;
- Chambrai: tessuto dal filato leggerissimo;
- Batista: tessuto soffice, leggero, molto fresco, deve essere ben rifinito dato che le cuciture traspaiono sul dritto;
- Barrè: tessuto dalle righe orizzontali di varie dimensioni;
- Bouclè: tessuto con una seconda trama aggiuntiva, composta da filati ricci;
- Brillantina: tessuto con piccoli disegni lucidi;
- Broccati: tessuti speciali a trama metallica, lavorati con degli speciali telai (Jaquard);
- Cangiante: tessuto con colori complementari, generalmente di seta;
- Chiffon: tessuto leggero, a tela, di seta, dall'effetto semi-opaco;
- Cannellato: tessuto con mano a coste alternate;
- Chintz: tessuto orientale, a tela di cotone, con uno dei due lati lucido;
- Ciniglia: tessuto simile al velluto, prodotto con quattro fili ritorti a fascio;
- Crepè: tessuto dai filati molto ritorti che gli conferiscono il tipico aspetto granuloso ed ondulato; è suddiviso in "Georgette", il più leggero dei voile, sottile e trasparente; "de Chine", opaco e leggero, ottimo per confezionare camicie ed intimo; "Marocchino", il più pesante e non trasparente;
- Cretonne: robusto telo di lino o cotone, con motivi grandi e floreali; il più famoso è il "Sanderson", con stampe inglesi a ventiquattro colori; il cretonne è usato solitamente nella tapezzeria;
- Crinolina: tessuto con armatura a tela rada, spesso e rigido; in crine di cavallo;
- Damasco: antico tessuto che prende il nome dalla capitale della Siria, lavorato a Jaquard, solitamente a tinta unita con dei disegni lucidi per un effetto chiaro-scuro;
- Denim: tessuto a saia, con filati grossolani, 100% cotone, spigato. Nel XIX sec. Levi Strauss, fondò la prima fabbrica a San Francisco; il nome "denim", deriva dalla Fracia e più precisamente da una città di nome "Nimes";
- Délavé: tipo di tecnica che rende i tessuti "invecchiati";
- Devoré: tecnica usata su velluti e chiffon;
- Double-face: tessuto sfruttabile in entrambi i lati;
- Feltro: tessuto ottenuto per aggrovigliamento delle fibre corte;
- Fil a Fil: tessuto che alterna fili di colori diversi;
- Filet: tessuto a ricamo, usato tipicamente per le tende;
- Flanella: tessuto morbido e compatto, di media pesantezza, con superficie pelosa (la garzatura finale ne solleva la peluria);
- Gabardine: tessuto in lana pettinata o cotone, tipico per le divise da College;
- Garza: tipo di tela a maglia molto rada;
- Gessato: tessuto dalle rigature verticali intermittenti, colore bianco su fondo scuro;
- Goffrato: tessuto con motivo a rilievo, morbido;
- Goretex: tessuto impermeabile, traspirante, molto famoso negli anni '80;
- Grisaglia: tessuto con motivo a scaletta, tipo zig-zag, sale e pepe, lisca di pesce...;
- Gros-grain: tipo di filato lucido usato per rifiniture e passamanerie
- Lamé: tessuto che frappone fili di metallo a fili di trama ed ordito, oggi molto di moda le felpe sporty-chic;
- Lycra: tessuto sintetico, molto elastico, si allunga fino a sette volte di più ed è ottenuto nella "mista";
- Loden: l'impermeabile di Sherlock Holmes..., in lana cordata, a pelo lungo e pettinato da un verso, impermeabilizzato;
- Losanghe: motivo a rombi, tipico dei gilet di lana;
- Maglia: tessuto ottenuto per intreccio di un solo filo;
- Madras: tessuto di cotone a righe o quadretti;
- Modal: tessuto in viscosa e microfibra, elegante e brillante;
- Moiré: tessuto dalle tipiche forme ad onda, ottenuto per calandratura a vapore;
- Mussola/Chiffon: tessuto quasi trasparente, tipico del velo da sposa;
- Nido d'ape: tessuto a rilievi esagonali;
- Organza: tessuto in tela, ottenuto dalle migliori bave del bozzolo, usato solitamente per confezionare le bomboniere;
- Oxford: tessuto a tela che alterna due fili di ordito a due di trama più grosso e dello stesso colore, si confezionano le camicie;
- Panno di lana: tessuto utilizzato per cappotti e giacche;
- Pelle d'uovo: tipo di lino molto fine e leggero;
- Pied de poule: nel tesuto i quattro fili più chiari e i quattro più scuri formano la tipica "zampa di gallina";
- Pile: tessuto garzato e sintetico;
- Piqué: tessuto rigido, dato dall'intrecio di due trame di diversa finezza, è molto leggero, fresco e tende a sfilare;
- Peluche: tessuto dalla folta peluria con la stessa struttura della felpa;
- Pizzo: tessuto leggero e trasparente con motivi decorativi (fiori o animali), fatto ad uncinetto o a maglia (Macramé e Valenciennes);
- Popeline: tela di cotone con finissime coste trasversali, compatto morbido e lucido, dal peso medio e dal facile logorio;
- Principe di Galles: prende il nome dal suo Principe, Edoardo del Galles, è un tessuto di lana pettinata e cardata con disegno a quadri e con punteggiatura a pied de poule grigio o marrone;
- Raso: tessuto rasato di varie pesantezze, con una faccia lucida e duna opaca;
- Sangallo: il nome deriva da una città della Svizzera, è un tessuto traforato con zone a giorno, intagliato su una base di tela, lino o cotone;
- Scozzese: tessuto a saia, con disegni a quadri fatti con più fili e più colori;
- Spigato: tessuto con due armature a saia, poco distanti tra loro, ma che vanno in direzioni opposte (lisca di pesce);
- Taffetà: tessuto dalla struttura molto serrata, derivato dai cascami di seta, è lucente, di peso medio e con una mano "croccante";
- Tessuti di spugna: costituiti da due fili di ordito ben tesi ed uno di trama meno teso, ha una struttura ad anello;
- Tnt: è creato chimicamente o per fusione, con la colla e le resine si ottengono tessuti rigidi, poi un macchinario ad aghi li comprime, materiale usato per materassi e borse..;
- Tulle: tessuto molto leggero, dato da un intreccio a maglie molto larghe a mano esagonale, materiale rigido per vele e velette, deve il suo nome ad una città della Francia;
- Tweed: tessuto cardato, peloso e di media pesantezza; la sua superficie è cosparsa di peli chiari, da nodi e da fibre appiattite;
- Velluto: dal 1500 la tecnica "vellus" (pelliccia), alza sul dritto alcuni fili d'ordito, sotto forma di anelli che verranno cimati per ottenere il tipico pelo rasato dei velluti; può essere bouclé, con anelli rialzati, con disegni incisi, millerighe.., prende il nome dalla dimensione della costa (250,500,1000); il velluto francese alterna coste fini a quelle spesse;
- Velours: sono dei "falsi" velluti, i tessuti vengono garzati e cimati;
- Jersey: tessuto con armatura a maglia, dalla struttura lucida ed omogenea, è elastico ed ha un supporto rasato a nido d'ape; il suo nome deriva da un'isola della Manica.
giovedì 27 marzo 2014
DIZIONARIO DEI TESSUTI
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