mercoledì 26 marzo 2014

LA LAVORAZIONE DELLE FIBRE TESSILI



La fibra tessile è l'insieme di prodotti fibrosi che, per la loro struttura, lunghezza, resistenza ed elasticità, hanno la proprietà di unirsi, attraverso la filatura, in fili sottili, tenaci e flessibili, che vengono utilizzati nell'industria tessile, per la fabbricazione di filati, che a loro volta, mediante lavorazioni, vengono trasformati in tessuti.
Si definisce filo, l'insieme di filamenti continui, cioè di lunghezza illimitata, sia ritorte che non ritorte, mentre per filato si intende un insieme di fibre discontinue, unite tramite torsione.

L'industria tessile è un'attività manifatturiera, che produce e lavora le fibre tessili.
La sua storia è antichissima, e deriva dall'esigenza dell'uomo di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, usando materiali diversi dalle pelli conciate.
La prima produzione di tessuti risale al neolitico, dove venivano utilizzate le fibre vegetali, dapprima il lino e successivamente, grazie alla pastorizia nomade, anche le pellicce degli animali allevati.

E' con la meta del XII sec.che inizia la produzione in Italia, grazie alla confraternita degli Umiliati, dediti alla lavorazione della lana, che partendo dal Milanese, costruì con i suoi conventi una prosperosa industria, che si diffuse in tutto il nord Italia.


Teminologie e passaggi della lavorazione:

Filatura: serie di operazioni che trasformano la fibra in filato; la prima fase sarà quella della cernita della qualità, 
 la seconda, la pulitura, 

e la terza, la lavatura

La fibra viene sottoposta a battitura tramite cilindri per eliminare le scorie ed ammorbidire le fibre; da questo processo si ottiene la falda.

Dalla falda si passa alla cardatura, con cilindri rotanti e punte metalliche, ottenendo così il velo di carda, sottoposto a trazioni e torsioni per ottenere il bindello, un filamento cilindrico di due cm, che diventerà poi 

lo stoppino, pronto per essere filato  .

La filatura abbina più stoppini, sottoponendoli ad una forte tensione, avvolti su se stessi, binari o doppi, ritorti, a fantasia di fili.

Nei filati a fantasia vengono utilizzati anche i fili difettosi che vengono "nobilitati" per creare i "melangès", (nouances di fibre con tonalità diverse) i "flammé" (fili con ingrossamenti irregolari), i "frisé"(fatti a zig-zag), i "lamé" (che contengono lamelle metalliche), ed i "bouclé" (a forma di piccoli anelli).

I filati vengono imbozzimati (impastati) con sostanze che li rendono resistenti.



La fibra lunga è sottoposta a pettinatura ed a due cardature che lisciano le fibre; si ottengono così filati uniformi per giacche, pantaloni, gilet ed abiti classici.

La fibra corta, la più scadente, viene cardata ed utilizzata per maglierie e capispalla.

La Tessitura:

la tessitura è una serie di operazioni, che porta, tramite intreccio di filati, alla formazione del tessuto.
I fili di ordito sono disposti paralleli secondo la lunghezza del tessuto, quelli di trama, i più scadenti, vengono disposti perpendicolarmente ai primi, nel senso dell'altezza del tessuto. 
L'altezza termina con la cimosa o vivagno (punto più forte); nel tessuto anche lo spessore è importante e serve a determinare il peso del tessuto.



Armature o Intrecci:


sono rappresentati su carta quadrettata, in verticale si trovano i fili di ordito, in orizzontale la trama che 

scorre; questa operazione si chiama "messa in carta" , ad oggi  quasi sostituita grazie all'utilizzo di software 

appositi.  

La natura di un tessuto è determinata dalla qualità del filato, dal numero di torsioni dell'ordito e della trama, dalla costituzione della fibra e dalle armature.

Il tessuto ha diverse classificazioni: prende il nome della fibra (cotone, seta, misto), dal tipo di filato (bouclè, fiammato...), dall'intreccio (seta con raso), dal finissaggio (pettinato, cardato, impermeabilizzato), dalla stampa ( batik), dalla forma del disegno (zebrato, tigrato, pois, floreale..), dall'uso (sportivo, classico..), dal luogo di origine (madras, scozzese, damasco..), dall'aspetto (rigato, traforato, a coste, elasticizzato..), e dai classici (gessato, grisaglia).


La garza ha un'armatura a filo non lineare; nei tessuti a maglia, non esistono ne orditi ne trame, ma un unico filo, non teso, ma avvolto su se stesso.



....nel prossimo articolo tratteremo il dizionario dei tessuti.

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